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Nella prima puntata si è esposto il meccanismo in base al quale l’ingente patrimonio immobiliare nelle mani delle banche con l’approvazione del decreto sulla concorrenza in discussione al Parlamento, potrebbe essere trasferito ai cittadini, ma “senza tutele”.
Altra “Verità” non vera a giustificazione del decreto è la supposta riduzione dei costi per i cittadini.
Ma è proprio così?
In una compravendita immobiliare il compratore versa al venditore il prezzo, al mediatore e all’eventuale consulente tecnico o creditizio le provvigioni e al notaio le imposte, tasse e le competenze professionali.
Sulle imposte e tasse non c’è nulla da discutere: si pagano e basta. Sulle provvigioni spettanti al mediatore, esse sono stabilite dalle tariffe e dagli usi locali in una percentuale (mediamente 2 – 3 per cento) sul prezzo e sono dovute dal venditore e dal compratore.
Il mediatore in base agli articoli 1754-1755 C.C. è “colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare…ed ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti, se l’affare è concluso per effetto del suo intervento”.
Il mediatore mette in contatto le parti e le “aiuta” a concludere il contratto. Il mediatore non garantisce alcunché e non assume alcuna responsabilità sulla fondatezza del diritto trasferito.
Il notaio invece, soggetto terzo ed imparziale, garantisce e risponde per la sua attività professionale.
Le competenze notarili sono ben inferiori a quelle del mediatore: in media si aggirano su un quarto/un quinto e con ben altre incombenze, controlli da parte dello Stato, adempimenti e responsabilità a carico del notaio!
Eliminato il notaio, come faranno le banche a “garantire” l’acquirente?
Faranno come fanno negli Stati Uniti o in Inghilterra: il venditore dovrà stipulare una assicurazione a favore del compratore che garantisca il diritto che sta trasferendo.
Ed i costi?
I costi complessivi per chi vende e chi acquista l’immobile saranno ben maggiori degli attuali!
Attualmente è il notaio, senza ulteriori costi che garantisce la titolarità del diritto trasferito.
Con il nuovo sistema ci saranno ulteriori costi aggiuntivi a favore delle banche e assicurazioni, le quali potranno vendere ulteriori prodotti assicurativi.
E il conflitto di interessi? Il Governo ha così “rottamato” anche la tutela del cittadino/acquirente!