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Decreto Crescita: dal 30 giugno gli incentivi sono aumentati

Decreto Crescita: dal 30 giugno gli incentivi sono aumentati

La legge di conversione 29 giugno 2019 n. 51 del Decreto Crescita n. 34 del 30 aprile 2019 ha apportato ulteriori casi di incentivazione negli acquisti di fabbricati ai fini della valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e rendere gli edifici dal punto di vista energetico, ambientale e sismico, più sicuri.

L'acquisto agevolato (3 tasse fisse di euro 200 ciascuna) è previsto non solo per i casi di demolizione e ricostruzione di edifici, ma anche per i casi di ristrutturazione di fabbricati a sensi articolo 3 comma 1 lettere B ,C e D del T.U. 380 /2001 (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo).
In secondo luogo, l'agevolazione negli acquisti di fabbricati da demolire/ricostruire/ristrutturare è stata estesa anche alle cessioni Iva esenti a sensi dell'articolo 10 comma 8 bis d.p.r. 633 / 72 (cioé alle cessioni di immobili non strumentali poste in essere da imprese costruttrici o se costruttrici decorsi cinque anni dalla loro ultimazione) e alle cessione di immobili "strumentali" ai sensi dell'articolo 10 comma 8 ter d.p.r. 633/ 72.

A seguito dell'intervento edilizio di ricostruzione/ristrutturazione, l'edificio deve conseguire la classe energetica A o B o la nuova classe NZ E B (ancora più migliorativa rispetto all'altre due).

In terzo luogo, non si decade dall'agevolazione se entro 10 anni dall'acquisto non si sono vendute tutte le unità immobiliari che compongono l'edificio. Sarà sufficiente aver venduto almeno il 75% del fabbricato, o meglio il 75% del volume del fabbricato per non perdere le agevolazioni usufruite in sede di acquisto. 

È da ricordare infine che le agevolazioni spettano solo alle imprese di costruzione e/o di ristrutturazione e a condizione che l'intervento edilizio sia stato interamente realizzato.

Le agevolazioni non spettano agli acquirenti privati e alle cessioni di porzioni di fabbricato in corso di costruzione o di ristrutturazione.
La perdita delle agevolazioni comporta il pagamento dell'intera imposta, degli interessi e delle sanzioni.