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Il 30 aprile scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 34, in corso di conversione in legge, che prevede delle agevolazioni fiscali per i recuperi edilizi.
Gli acquisti di interi fabbricati destinati alla demolizione per essere ricostruiti, effettuati entro il 31 dicembre 2021 scontano le imposte di registro, catastale e ipotecaria in misura fissa, di euro 200 per ciascuna imposta.
Le condizioni per usufruire di dette agevolazioni sono le seguenti:
-l'acquisto deve essere effettuato entro il 31 dicembre 2021;
-l'acquirente deve essere una impresa individuale o societaria, che abbia per oggetto l'attività di costruzione o di ristrutturazione di edifici;
-l'acquisto deve riguardare interi edifici (abitativi e non);
-l'acquirente entro 10 anni dall'acquisto dovrà demolire e ricostruire l'edificio anche con un aumento di volumetria se consentito;
-la ricostruzione deve essere in chiave antisismica;
-il nuovo edificio deve rientrare nelle classi energetiche A e B;
-l'edificio ricostruito deve essere venduto entro 10 anni dall'acquisto.
Lo scopo del legislatore è quello di incentivare la demolizione di vecchi edifici per essere sostituiti con nuovi fabbricati antisismici e di classe energetica più efficiente.
Da un lato si vuole limitare il consumo del suolo e dall'altro favorire la "rigenerazione urbana", cioé la riqualificazione di aree urbane degradate.
In verità, il decreto avrebbe dovuto comprendere nelle agevolazioni anche i casi di ristrutturazione di interi fabbricati e non solo i casi di demolizione di edifici per essere ricostruiti. In sede di conversione la " svista" potrebbe essere sanata.
In un momento economico in cui l'edilizia soffre la crisi, questo decreto potrebbe essere uno strumento per valorizzare il patrimonio edilizio esistente rinnovandolo e adeguandolo ai nuovi standard per la messa in sicurezza strutturale ed ambientale anche in considerazione dei nuovi fenomeni climatici che interessano e colpiscono sempre di più il nostro Paese.