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Dopo le proteste dei giorni scorsi da parte di alcuni partiti politici e di associazioni di consumatori, il governo proporrà alcune modifiche al decreto mutui (che recepisce la normativa UE) per “snellire” le procedure di vendita degli immobili ipotecati.
La casa potrà essere pignorata non dopo 7 ma dopo 18 rate non pagate del mutuo.
La valutazione dell’immobile sarà fatta da un perito del Tribunale insieme ad un esperto scelto del mutuatario.
Perchè ciò avvenga occorre che la relativa clausola sia prevista e approvata nei (nuovi) contratti di mutuo.
In tal modo la banca evita le lungaggini della procedura giudiziaria e provvede “direttamente” alla vendita dell’immobile ipotecato.
Sul ricavato del prezzo, la banca potrà soddisfarsi e dovrà restituire l’eventuale eccedenza al mutuatario.
In ogni caso col trasferimento dell’immobile, il debito è estinto anche se non interamente rimborsato.
Norme equivalenti esistono già nel caso di fallimento in base alla nuova normativa approvata dal Parlamento quest’estate: l’istituto di credito può chiedere l’assegnazione dell’immobile senza passare attraverso la procedura dell’asta. Quindi, nessuna novità e nessuno scandalo! Era già prevista.
Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-03-03/mutui-modifiche-dlgs-casa-banche-18-rate-non-pagate-162832.shtml?uuid=ACwIhegC&fromSearch