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LA CARTA DI FAMIGLIA: strumento per il passaggio generazionale

LA CARTA DI FAMIGLIA: strumento per il passaggio generazionale
La Carta di Famiglia è uno strumento di origine inglese ( family constitution ) che si sta diffondendo anche in Italia ed ha lo scopo di individuare i principi, le regole, gli obiettivi che la famiglia imprenditoriale intende adottare, soprattutto in vista di un ricambio generazionale.
 
In questo documento danno il loro contributo i fondatori dell'azienda, i familiari, i manager, i consulenti, i professionisti.
 
È un documento a più mani e condiviso.
 
 

Principi informatori

 
Con la Carta di Famiglia vengono stabilite le regole fondamentali sulla governance, sui ruoli dei vari componenti della famiglia o dei rami della famiglia, sui processi decisionali interni ed esterni, sui rappresentanti interni dei vari gruppi di famiglia, sui meccanismi di nomina degli amministratori, dei manager, sulle regole di accesso dei membri della famiglia ai ruoli decisionali ecc.
 
In Italia le imprese familiari costituiscono il tessuto economico più importante.
 
Il ricambio generazionale costituisce sempre un momento non facile da affrontare e gestire.

 

Finalità

 
La vision e la mission dell'azienda spesso vengono percepite e affermate in modo diverso tra i componenti della famiglia imprenditoriale e sono fonte talvolta anche di scontri.
 
Il documento serve per condividere innanzi tutto gli obiettivi sui quali costruire e fondare la governance dell'impresa.
 
La condivisione dei principi, delle regole morali e non, dei valori fondanti l'impresa, serve a individuare una disciplina unitaria della governance futura delle aziende, chiarendo i compiti, diritti, doveri, i ruoli di tutti i componenti della famiglia al fine di evitare, o comunque di regolare futuri contrasti all'interno della compagine con danno all'impresa.
 
L'essere socio non significa anche avere capacità imprenditoriali innate.
 
Preferibile quindi se tra i familiari dell'imprenditore qualora non ci siano soggetti idonei, affidare la gestione dell'attività a terzi, estranei alla famiglia ma dotati di comprovate capacità manageriali.
 
Il buon azionista e il buon socio non sono necessariamente anche buoni amministratori e imprenditori!
 
Ecco che la Carta di Famiglia deve regolare anche questa eventualità al fine di evitare che l'azienda di successo costruita con sacrifici e capacità dal fondatore, venga meno nel passaggio agli eredi non capaci o impreparati a gestire la nuova situazione creatasi a seguito della morte dell'imprenditore.
 
Occorre quindi per tempo provvedere a regolamentare il passaggio generazionale utilizzando anche questi strumenti non propri dell'ordinamento di Civil law ma di origine anglossassone, di Common law, più pratici e snelli ma altrettanto efficaci.