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Il preventivo di un atto notarile si compone di varie voci.
Innanzitutto imposte e tasse che dovranno essere pagate all'Agenzia delle Entrate per l'esecuzione di vari adempimenti dell'atto: registrazione, trascrizione, iscrizione al Registro imprese, eccetera.
In secondo luogo sono da sostenere le spese per le visure catastali ed ipotecarie, cioè per i controlli che il notaio esegue nei Pubblici registri per accertare se esistono delle formalità pregiudizievoli sugli immobili oggetto dell'atto quali ipoteche, sequestri, pignoramenti, eccetera e se la vicenda catastale è corretta.
A priori non è dato stabilire con esattezza l'importo delle spese che sarà determinato con precisione ma solo dopo aver effettuato le verifiche che possono essere più o meno complesse e richiedere la consultazione presso la Conservatoria dei registri immobiliari o Catasto di documentazione anche risalente nel tempo.
Tutto questo inciderà poi sul compenso dovuto al notaio, compenso anche questo che con precisione si potrà sapere dopo la conclusione degli accertamenti.
Il compenso dipenderà anche dalla complessità dell'atto e dall'attività e la documentazione richiesta al notaio per poter espletare la prestazione professionale.
Pertanto nel preventivo sarà indicato un compenso presunto calcolato in base ad un atto di media complessità.
Il notaio avvertirà le parti delle problematiche varie e quindi dell'attività che dovrà porre in essere per raggiungere il risultato richiesto.