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In questi giorni a Verona lo Studio Notarile Sartori ha registrato il primo Certificato Successorio Europeo (CSE).
In base al regolamento UE n. 650/2012 del 04-07-2012 e alla legge n. 161 art 32 del 30/10/2014, la competenza al rilascio del Certificato Successorio Europeo è attribuita ai notai. Tale certificato è richiesto per far valere la propria qualità di erede, legatario, esecutore testamentario e amministratore di eredità avanti ad una autorità estera, qualora si tratti di successione apertasi dopo il 17-08-2015 che presenti carattere di internazionalità.
Al cittadino straniero abitualmente residente in Italia, quale legge successoria trova applicazione?
Le legislazione dei vari stati europei presentano differenze e complessità fra loro notevoli, che si è cercato di superare applicando la legislazione dello stato nel quale la persona abitualmente risiede, la legislazione cioè di quello Stato col quale il collegamento è più stretto.
Il Regolamento prevede vari criteri di collegamento al fine di individuare la legge applicabile alla successione.
Il CSE costituisce un primo tentativo di semplificazione delle successioni internazionali. Esso non è obbligatorio ma una volta rilasciato, e per l’Italia è solo il notaio l’autorità competente, può essere fatto valere in un altro stato UE (oltre che in Italia) senza dover produrre altri atti, documenti, certificati, per poter provare la propria qualità e i propri poteri e senza che sia necessario un procedimento di riconoscimento.
Si stima che le famiglie interessate da una successione transfrontaliera siano nell’ambito UE circa 450.000 all’anno.