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Transazioni: senza notaio è un rischio

Transazioni: senza notaio è un rischio

Il Tribunale di Milano, il 24 aprile scorso, ha ordinato a una persona che si era nominata amministratrice di una S.r.l. di procedere alla cancellazione della sua nomina in quanto avvenuta con utilizzo abusivo della smart card da parte di terzi.

Il Tribunale di Roma, con sentenza del 23 gennaio 2017, ha ritenuto nulla la cessione di quote di una S.r.l. in quanto il trasferimento era avvenuto sempre mediante utilizzo abusivo del medesimo strumento.

Questi due recenti provvedimenti in materia societaria dimostrano che la sola tecnologia non è sufficiente a eliminare i rischi delle transazioni senza la figura del notaio.

Se le parti contraenti si fossero rivolte al notaio (pubblico ufficiale), non avrebbero corso nessun rischio e i trasferimenti delle quote sarebbero avvenuti con piena validità ed efficacia.

Il vero problema oggi è la sicurezza nelle transazioni. Chi garantisce il cittadino che il trasferimento delle quote sociali o dell’immobile è avvenuto nel rispetto della legge e con pieno effetto nei confronti delle parti e di terzi? Quale tutela ha il consumatore?

Si sta diffondendo l’idea che l’istituzione del notaio sia inutile e superata e che con la tecnologia si possa fare tutto. Niente di più sbagliato. L’aver eliminato il notaio nei trasferimenti delle quote di S.r.l. o nei trasferimenti degli autoveicoli, quali vantaggi ha portato al compratore?

Ha ridotto i costi, eliminato la burocrazia? Certamente no, anzi, ha peggiorato la situazione. La liberalizzazione voluta dal governo Bersani – Visco, e successivi, ha portato a un aumento delle truffe e delle operazioni fraudolente.

In Italia circolano circa 150.000 autoveicoli fantasma e quattro milioni di veicoli non assicurati (dati Ania 2016). Il maggior danno lo subisce il sistema economico, perché la sicurezza dei traffici giuridici è un valore economico che fa risparmiare i costi (giuridici e non) e che incentiva gli investimenti e crea trasparenza.

I rischi di un mercato senza regole e senza intermediari qualificati, che si fonda sulla sola tecnologia informatica, sono quindi fondati e diffusi oggi. Così come segnalato da tempo dai notai e dimostrato dalle due recenti decisioni giudiziali riportate all’inizio.

È necessario e doveroso rivedere tutta la materia se si vuole favorire e garantire la ripresa economica del Paese. Il notariato, sicuramente, farà la sua parte mettendo a disposizione la propria competenza e professionalità a tutela del cittadino, soprattutto dei soggetti più deboli.